Poker classico

Classificare il tilt e come reagire ad esso

Quando si parla di un argomento così spinoso come il “tilt”, ci si contorce e ci si agita nervosamente? Non è il comportamento migliore per un giocatore di poker, dove mantenere la calma è un bene particolarmente prezioso. Forse pensate di sapere già tutto sui tilt, ma vi assicuriamo che abbiamo sempre qualcosa da dire in merito. Il fenomeno dell’inclinazione è molteplice, così come i modi per aggirarlo. Anche se si conoscono bene i tilt, è frustrante ritrovarsi a caderne vittima come ultimo arrivato. Quindi, fatevi coraggio e vi sveleremo i modi più efficaci per evitare gli effetti negativi del tilt.

In primo luogo, è necessario comprendere chiaramente che il tilt non è una maledizione ereditaria o una banale sfortuna “cronica”. Tuttavia, è proprio con la nota sensazione di sfortuna che inizia la sensazione di panico che precede un tilt. È il momento di dire a se stessi un categorico “Basta!” e di iniziare ad analizzare le proprie azioni e i propri risultati, che è consigliabile registrare nelle proprie statistiche personali. Il processo di analisi può durare più di un’ora e forse, se l’analisi iniziale non è stata utile, dovrete ritornarci sopra, ad esempio domani durante un caffè serale.

Tilde nel poker

Se vi è sfuggito proprio questo limite e non siete riusciti a dire a voi stessi “Basta!” svuotando la maggior parte della vostra cache, allora vi trovate nel ruolo di un phish primitivo. Tutto quello che dovete fare ora è esclamare pateticamente “Non è giusto!”, anche se nessuno ha promesso in origine una divisione equa del montepremi con un profitto del 200% per tutti. Non siete d’accordo che è divertente? Ora cominciamo ad analizzare, perché dire “È solo fortunato! Non migliorerete il vostro punteggio.

Ricordate una volta per tutte che il gioco è vincere e perdere. Ripetete questa frase un centinaio di volte e forse capirete che c’è qualcosa di vero. Rivolgetevi alle vostre statistiche personali, perché le sconfitte, come le vittorie, sono solo merito vostro, o della vostra mancanza di abilità. Eliminate le preoccupazioni inutili, smettete di cospargervi il capo di cenere, prendetevi cura di voi stessi.

Se vi prendete cura di voi stessi, invece, vi trovate di fronte a un altro tipo di tilt, in cui siete attaccati da sentimenti di autodistruzione, autocolpevolizzazione e altri “sé” non proprio piacevoli. L’inclinazione arriva quando, dopo aver commesso un errore, si leva un ululato interno su un argomento preferito: “Come ho potuto!”.

E l’ultima inclinazione che tutti attraversano e che si chiama “Ah! Ti faccio vedere io!”. Ricordate che la vendetta va servita fredda e che nel poker la vendetta non ha senso. Cosa, a chi, come sta cercando di dimostrare? Credetemi, l’ultima cosa che interessa agli altri giocatori quando giocano è il motivo per cui giocate. E per il vostro bene, che non sia una vendetta.